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Barolo DOCG 2020 Prunotto

Barolo DOCG 2020 Prunotto

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l Barolo Prunotto dei Marchesi Antinori nasce nell'omonima tenuta, situata ad Alba, in Piemonte, su una morbida pianura circondata dai vigneti delle Langhe e del Roero.

  • Processo: È prodotto esclusivamente con uve Nebbiolo, lasciate macerare per 15 giorni a una temperatura massima di 30°C. In seguito alla fermentazione malolattica, il vino è posto in botti di rovere francese e, in minor parte, in barrique di secondo passaggio per 24 mesi. Dopo l'imbottigliamento, il vino rimane ad affinare per altri 12 mesi nelle cantine di Prunotto.
  • Caratteristiche: Questo Barolo presenta un colore rosso granato. Al naso risulta ampio e complesso, con sentori di viola e sfumature di sottobosco. Il gusto è pieno e vellutato, molto bene equilibrato. Nel complesso è un vino di grande struttura e corposità.
  • Abbinamenti: Perfetto per accompagnare primi piatti con ragù di carne, questo vino è ideale in abbinamento a portate a base di carni rosse, arrosti e selvaggina.

Scheda tecnica

PEZZATURA: Bottiglie da 0,75 Litri.

PROVENIENZA: Piemonte.

VITIGNI: 100% Nebbiolo.

GRADAZIONE: 13,5% vol.

TEMPERATURA DI SERVIZIO: Temperatura compresa tra 12/18°C.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: in luogo fresco e lontano dalla luce del sole.

PRODUTTORE: Prunotto S.r.l. - Località Bussia Soprana, Monforte d'Alba CN.

NOTE SPECIFICHE: Contiene solfiti.

Storia Cantine Prunotto

Nel 1904, nella sala consiliare del comune di Serralunga, alla presenza del Notaio Giacomo Oddero e del giovane teste Alfredo Prunotto, viene fondata la Cantina Sociale "Ai Vini delle Langhe". Fra i partecipanti all'atto costitutivo vi sono personaggi che hanno lasciato un segno nelle vicende di Alba e dei comuni di langa e molti piccoli produttori di zona. La prima vendemmia è quella del 1905. Seguono anni difficili caratterizzati da un andamento economico generale incerto, aggravato dal primo conflitto mondiale. Nel 1922, alla scadenza del rinnovo della Cantina Sociale, molti soci decidono di non conferire più le proprie uve. L'annata, pur eccezionale, non è stata abbondante. La cantina inizia ad avere seri problemi economici e viene posta in liquidazione. In questo frangente il giovane Alfredo Prunotto conosce e sposa Luigina, con la quale decide di rilevare la Cantina Sociale "Ai Vini delle Langhe", dandole il proprio nome. La Cantina, grazie alla passione dei due sposi, diviene ben presto famosa ed inizia a esportare Barolo e Barbaresco in tutto il mondo: prima in America del Sud ed in seguito negli Stati Uniti, i cui mercati si aprono in quegli anni. Prunotto è una delle poche aziende a credere in quella prospettiva economica. Nel 1956, Alfredo Prunotto decide di ritirarsi dagli affari, cedendo l'azienda al suo amico enotecnico Beppe Colla, affiancato da Carlo Filiberti ed in un secondo tempo dal fratello Tino Colla. Prunotto, nel 1961, inizia a individuare zone tipiche di produzione particolarmente pregiate per la vinificazione separata dei Cru, come il Barolo Bussia e la Barbera d'Alba Pian Romualdo. Nel 1972, Ugo della Piana, architetto di origine langarole, progetta la nuova cantina, che sarà costruita vicino ad Alba dove tutt'oggi si trova la sede dell'azienda. Nel 1989, la famiglia Antinori inizia la sua collaborazione con l'azienda Prunotto, occupandosi inizialmente della distribuzione e poi, nel 1994, con il ritiro dei fratelli Colla, anche direttamente della produzione, mantenendo l'eccellente livello qualitativo fortemente voluto da Alfredo Prunotto. La filosofia produttiva, attenta ad ogni dettaglio, e la grande passione per il vino, uniscono da subito Prunotto alla famiglia Antinori che, in questa zona, incontra una nuova sfida, un nuovo terroir dove esprimere la grande territorialità dei vitigni autoctoni e non. Tale progetto si concretizza nel 1990, quando Albiera Antinori, la primogenita del Marchese Piero Antinori, delinea ulteriormente la personalità della casa vinicola, rivolgendo particolare attenzione ai vigneti, primi tra i quali: il vigneto di Bussia, uno dei più rinomati della zona del Barolo, il vigneto di Costamiòle ad Agliano, per la produzione di Nizza, e terreni a Calliano per lo studio e l'analisi di nuovi vitigni quali Albarossa e Syrah. L'azienda svolge studi, ricerche e compie sperimentazioni sui vigneti, senza adottare una formula prestabilita, con una particolare attenzione rivolta all’agricoltura sostenibile ed alle lavorazioni manuali. Ogni anno, ogni vendemmia, si valutano i modi ed i tempi per la migliore cura e gestione del vigneto e la produzione di ogni singolo vino, rispettandone le caratteristiche ed esaltandone le potenzialità.