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illivio Bianco DOC Livio Felluga

illivio Bianco DOC Livio Felluga

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Creato nel 1998 dai figli di Livio Felluga ed a lui dedicato per il suo ottantacinquesimo compleanno, illivio esprime la personalità del “Patriarca”, coniugando forza ed eleganza.

  • Caratteristiche Il colore giallo paglierino intenso e brillante. Il profumo intenso e complesso, avvolgente e cremoso, dalle spiccate note floreali e di frutta matura. Apre con profumi di fiori di tiglio, glicine, ginestra e camomilla che si fondono a note fruttate di pesca gialla, albicocca, mandarino e frutti tropicali quali ananas e mango. L’invecchiamento in piccole botti di rovere dona gentili note boisé di noce di cocco, macis, baccello di vaniglia, zucchero di canna e spezie dolci. Chiude con un delicato finale di rosmarino e mallo di noce. Al palato entra pieno ed armonico. Denso e di corpo, la morbidezza viene equilibrata da una fresca acidità. Aromi di susina gialla, pesca e papaya si alternano a note di miele millefiori e cioccolato bianco. Sapido e persistente, chiude cremoso e gradevolmente minerale.
  • Abbinamenti Particolarmente indicato per piatti a base di pesce, risotti e formaggi freschi.

Scheda tecnica

PEZZATURA: Bottiglia da 0,75 Litri.

PROVENIENZA: Friuli Venezia Giulia.

VITIGNI: Pinot Bianco: 60% - Chardonnay: 38% - Picolit: 2%.

GRADAZIONE: 13,5% vol.

TEMPERATURA DI SERVIZIO: Temperatura compresa tra 8/10°C.

MODALITA' DI CONSERVAZIONE: In luogo fresco e lontano dalla luce del sole.

PRODUTTORE: Livio Felluga - Corno di Rosazzo (UD).

NOTE SPECIFICHE: Contiene solfiti.

Storia Livio Felluga

È facile intuire come la storia di Livio Felluga e del suo vino si intrecci con la storia di quella particolare terra che circonda l’estremo nord est dell’Adriatico, il punto di contatto fra il Mediterraneo e l’Europa centrale. Storia di confini più volte cambiati, imperi scomparsi, guerre passate... di genti che qui si sono fermate. È la storia di un uomo che ha attraversato due guerre mondiali, è vissuto nell’Impero Austroungarico prima e nel giovane Regno d’Italia poi, ha abitato sulla costa rocciosa della penisola istriana e nella Grado lagunare. Livio Felluga si trasferì in Friuli alla fine degli anni ’30, per stabilirsi sui dolci contrafforti delle colline di Rosazzo. Il suo sogno di produrre vino di collina fu interrotto dal richiamo al fronte. Come se non bastasse, il ritorno in Italia non fu facile per i reduci della Seconda Guerra Mondiale: i confini fisici, politici ed etnici erano cambiati, stravolti per sempre, come lo stesso paesaggio agricolo e sociale della collina. La popolazione contadina se ne stava andando, impoverendo ulteriormente la terra e abbandonando colture, valori e tradizioni ad essa legati. Livio Felluga dovette intraprendere una nuova battaglia per far risorgere la collina, convinto che solo la rinascita della coltivazione di qualità potesse riportare la vita nella campagna friulana. Con grande coraggio cominciò a restaurare gli antichi vigneti di Rosazzo ed impiantarne di nuovi, introducendo idee e metodi innovativi. Un lavoro duro, intrapreso con grande caparbietà e passione che lo porterà nel corso degli anni a creare una delle più belle e significative realtà aziendali del Belpaese, acquisendo a pieno diritto il titolo di rifondatore della tradizione viticola friulana e attore di riferimento del rinascimento enologico italiano.